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Ripartiamo da San Pellegrino - Il consigliere comunale del Pd nel 2019 aveva chiesto con un emendamento di investire 500 mila euro sul recupero dell'importante patrimonio cittadino

Alvaro Ricci: “Le fontane si potevano salvare, ma la giunta Arena disse no…”

di Daniele Camilli
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Viterbo - La fontana di piazza della Rocca

Viterbo – La fontana di piazza della Rocca


Viterbo – “Nel bilancio del 2019 presentai un emendamento con la proposta di investire parte dei proventi della tassa di soggiorno sulla tutela del patrimonio culturale e artistico della città. Tra le somme previste, circa 500 mila euro dovevano essere destinati al il recupero e al restauro delle fontane monumentali della città. Un’occasione unica per salvare un patrimonio così importante”. Invece, giunta e maggioranza del sindaco Giovanni Arena la proposta del consigliere comunale del Pd Alvaro Ricci l’hanno bocciata. Nel frattempo le fontane monumentali della città di Viterbo cadono a pezzi. Sporche, abbandonate e danneggiate.

“Mi auguro – prosegue Ricci – che un progetto di recupero e restauro delle fontane sia presente nel prossimo bilancio che la giunta Arena dovrebbe presentare a giorni”.


Viterbo - Alvaro Ricci

Viterbo – Il consigliere comunale del Pd Alvaro Ricci


Consigliere Ricci, come è stato possibile, secondo lei, arrivare a questo punto di degrado per un patrimonio come le fontane che stanno in pieno centro e sotto gli occhi di tutti, compresi quelli del comune? Fontane diventate in molti casi anche veri e propri parcheggi per macchine e motorini…
“Le responsabilità riguardano tutti. Compresa l’amministrazione precedente, anche se qualcosa la giunta di Leonardo Michelini l’ha fatta. Ad esempio togliere le macchine da piazza della Morte che fino a qualche anno fa era un parcheggio. Adesso lì ci sono gli spazi di bar e ristoranti. Macchine che sono state tolte anche da piazza San Carluccio. Un risultato importante. Poi se questi provvedimenti non sono accompagnati da attività di controllo, la gente va a finire che parcheggia un po’ dove gli pare e dappertutto. Se fai un intervento sporadico e non lo accompagni con la manutenzione si rischia sempre di ritornare punto e da capo. Inoltre, nel bilancio del 2019 presentai un emendamento con la proposta di investire parte dei proventi della tassa di soggiorno sulla tutela del patrimonio culturale e artistico della città. Tra le somme previste, circa 500 mila euro dovevano essere destinati al il recupero e al restauro delle fontane monumentali della città. Un’occasione unica per salvare un patrimonio così importante”.

Quali interventi prevedeva l’emendamento presentato nel 2019?
“Il restauro e la messa in sicurezza delle fontane, continuando anche con gli impianti di ricalcolo dell’acqua, salvaguardando in questo modo anche la pietra. L’emendamento ebbe tutti i pareri favorevoli, sia tecnici che contabili, così come quello del revisore”.

E che fine ha fatto?
“E’ stato bocciato dalla giunta e dalla maggioranza, quindi respinto dal Consiglio, preferendo spederebbero i soldi dell’imposta di soggiorno in altre attività. Scegliendo di non investire sulle fontane”.



Secondo lei per quale motivo è stato bocciato?
“Una scelta probabilmente politica. Spero di no, ma credo che la proposta di risistemare le fontane di Viterbo sia stata bocciata perché a presentarla era la minoranza. Perché, altrimenti come si fa a non riconoscere la necessità di salvare le fontane di Viterbo?”

Perché lei non l’ha fatto quando era assessore ai lavori pubblici?
“Io ho cercato di fare opere di mantenimento con soldi che non avevamo. Fino al 2018 c’era il patto di stabilità che non consentiva indebitamenti, se non un minimo, non permetteva di utilizzare gli avanzi e avevamo un’imposta di soggiorno che era la metà di quella di cui può disporre adesso la giunta di Giovanni Arena. Abbiamo però sempre garantito la dignità delle fontane di Viterbo. L’attuale giunta di centrodestra ha avuto invece opportunità che l’ex sindaco Leonardo Michelini non ha avuto”.

Ad esempio?
“L’imposta di soggiorno raddoppiata e una capacità di indebitamento enorme perché l’Unione europea ha sospeso il patto di stabilità. E la giunta Arena di queste opportunità non hanno approfittato. Nemmeno per salvare le fontane. Adesso, una volta finita l’emergenza Covid, l’Europa dovrà riportare l’indebitamento, dovuto alla lotta contro il virus, entro i limiti. Tutti, anche i comuni. Non è difficile prevedere che si ritornerà a stringere la cinghia. Un’occasione importante persa dal comune di Viterbo per fare scelte che non guardano lontano”.


Viterbo - La fontana di piazza delle Erbe

Viterbo – La fontana di piazza delle Erbe


Attualmente il comune di Viterbo non prevede niente per tutelare le fontane della città?
“Nel bilancio non c’è nulla. Ci sono solo 30 mila euro per la pulizia ordinaria delle fontane. Se non si interviene quanto prima si rischia che tempo e incuria arrecheranno danni irreparabili compromettendo questo importante patrimonio. Penso però che siamo ancora in tempo per salvarlo. Si tratta di priorità. In questi due anni ci sono stati tutti gli strumenti economici per intervenire a tutela delle fontane, e il mio emendamento lo dimostra, la scelta è soltanto politica. E la scelta che è stata fatta dalla giunta Arena nel 2019 è stata quella di dire no a un intervento di restauro e tutela di fontane che cadono a pezzi”.

Che cosa si dovrebbe fare per salvare le fontane?
“La prima cosa da fare è metterle in sicurezza, anche prima che possa succedere qualche guaio irreparabile. Andare avanti con le parti di ricircolo. Restauro delle parti che si rischiano di perdere. Penso a questo. Sarebbe un segnale chiaro e forte mettere come priorità la salvaguardia di questi importanti monumenti che segnano la storia della nostra città. Mi auguro che l’amministrazione Arena rimetta al centro dell’attenzione la tutela e la salvaguardia delle fontane già a partire dal prossimo bilancio”.


Viterbo - La fontana di piazza delle Erbe

Viterbo – La fontana di piazza delle Erbe


Ripresenterà l’emendamento bocciato nel 2019?
“Sì, al prossimo bilancio. Sperando di avere maggiore fortuna. Batti e ribatti si piega anche il ferro. Mi auguro anche che non ci sia bisogno di presentare neanche un emendamento e che un progetto di recupero e restauro delle fontane sia presente già nel prossimo bilancio che la giunta Arena dovrebbe presentare a giorni. Per lo stato in cui si trovano le fontane non si può più aspettare oltre, altrimenti si rischia di diventare responsabili della perdita di un patrimonio così importante e decisivo anche per il rilancio turistico della città dopo il Covid”. 

Daniele Camilli


Fotogallery: Le fontane del centro storico

Le fontane di Viterbo sono tutte da buttare…


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5 febbraio, 2021

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