Viterbo – “Adesso mi incazzo, ‘sta mattina”. Poche ma testuali parole. Con un video. A dirle, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena quando, ieri mattina, lungo la Cassia sud, altezza Ponte dell’Elce, s’è trovato davanti un operaio che non voleva aprire la strada. Con una macchina bianca messa di traverso che impediva il passaggio.
L’incazzatura del sindaco non era però nei riguardi del lavoratore. Una situazione all’inizio confusa. Ieri mattina la riapertura del tratto di strada chiuso al traffico per i lavori di messa in sicurezza della rupe e di realizzazione del marciapiede per unire il quartiere di Ponte dell’Elce con la città. Un’opera attesa da anni, e non ancora del tutto completata. Manca un pezzo di marciapiede che verrà fatto, come ha detto l’assessora Laura Allegrini, con gli stralci successivi e se in bilancio il comune mette i soldi. Nel frattempo il marciapiede da Ponte dell’Elce arriva a ridosso del curvone d’accesso alla città, per poi riprendere dalle parti degli uffici delle Poste all’ingresso di Vi ter bo, come dice il cartello.
Viterbo – L’operaio che si è confrontato con il sindaco e il comandante della Polizia locale
Una situazione all’inizio confusa.Al punto che il sindaco ha dovuto chiedere l’intervento della Polizia locale. Subito dopo è arrivato il comandante Mauro Vinciotti assieme a un altro poliziotto. Ha scambiato due battute con il sindaco ed è andato dritto verso l’operaio che lo stava ad aspettare, dall’altra parte della barricata. Con una macchina di traverso e la porta del cantiere a fare da argine. Vinciotti ha chiesto i documenti e il lavoratore glieli ha consegnati senza alcun problema, chiedendo anche lui spiegazioni in merito alla consegna dei lavori. E di fronte alla domanda, “perché la macchina sta parcheggiata così, fatta dal comandante, la risposta del lavoratore è stata: “mah…l’ho parcheggiata così, per andare a lavorare”. Poco più avanti, all’interno dell’area del cantiere, all’ora dell’apertura, i suoi colleghi stavano infatti movimentando ruspe ed altri mezzi.
Una chiacchierata breve, proseguita oltre il muro di cordoli e plastica arancione che fino a ieri divideva in due la Cassia, riaperta ieri mattina solo per i residenti. Dalla prossima settimana, una volta dipinta la segnaletica orizzontale, potranno di nuovo farlo tutti. Basterà solo avere la patente.
Viterbo – La macchina che bloccava l’apertura della strada
Il problema di ieri pare fosse la consegna del cantiere. Quantomeno era quello che l’operaio contestava a Vinciotti. I lavori, secondo la ditta che li ha eseguiti, avrebbero dovuto terminare ieri. Giornata inclusa. Riconsegnandoli quindi oggi stesso.
Viterbo – il comandante Mauro Vinciotti
“Ma c’è l’ordinanza di riapertura ai residenti”, ha ribadito più volte il sindaco che nel frattempo si preoccupava pure con gli uffici che la ditta avesse ricevuto il pagamento. Perché inizialmente sembrava che il problema fosse quello. Il pagamento però era stato effettuato. Da quel punto di vista, tutto in regola. Tanto che Arena è andato dall’operaio a fargli vedere che il bonifico era stato eseguito da qualche giorno.
Viterbo – Il comandante Mauro Vinciotti e il sindaco Giovanni Arena
L’operaio non s’è mosso. Ha guardato le chiacchiere di fronte con totale nonchalance e uno scopertone in mano sul quale, di volta, quando non veniva chiamato in causa, si appoggiava. Con cappuccio in testa e la mascherina tirata su sul volto. Un operaio che fa avanti e indietro con Frosinone per poi farsi 8 ore di cantiere qui a Viterbo.
Il comandante della Polizia locale ha fatto un giro con l’operaio lungo tutta l’area dei lavori, cercando di capire cosa stava succedendo e mettendolo in guardia, probabilmente, in merito a possibili conseguenze penali. L’operaio ha mantenuto il punto. Fino all’ultimo. E ha smobilitato solo quando ha avuto le cose chiare.
Viterbo – L’operaio che si è confrontato con il sindaco e il comandante della Polizia locale
“C’è la riconsegna del cantiere? – ha domandato Vinciotti al sindaco una volta tornato indietro e scavalcato la barricata – perché l’operaio dice di no”. A quel punto Arena ha cambiato umore. Con garbo, ma è andato su tutte le furie. “Allora – ha risposto il sindaco – ho parlato con Gai fino adesso, ed è tutto a posto. Ho parlato con Cocco, m’ha ringraziato e ha detto che è tutto a posto. Adesso mi incazzo, sta mattina e vedrai che…chi devo chiamare?”, rivolgendosi a Vinciotti.
Viterbo – L’operaio e il comandante Mauro Vinciotti
“C’è l’ordinanza – ha poi aggiunto – quindi, se non si rispetta si va sul penale”. “E’ solo un lavoratore”, ha reagito Vinciotti. “Non ce l’ho con lui – ha precisato subito Arena – ci mancherebbe altro!”. Era sincero.
E, alla fine, era veramente tutto a posto. L’operaio ha tolto la macchina e la strada, dopo tre mesi, ha riaperto al traffico. Con gli operai, insieme, il lavoratore di Frosinone con quelli del comune, ha tolto la rete. Quando sono arrivati ai blocchi di plastica bianchi e rossi si è sentita l’assessora Allegrini dire: “attenti, pesa”. Un’accortezza. Mentre l’operaio di Frosinone sfilava un paletto piantato a terra come se nulla fosse e quelli di Viterbo spostavano i blocchi senza battere ciglio. Rude razza pagana.