Viterbo – Delitto del Suffragio, seminfermo di mente l’assassino. Parzialmente incapace di intendere e di volere. Sara quindi processato, il prossimo 4 luglio. Questa mattina sfilata dì psichiatri davanti al gup Savina Poli per l’abbreviato a Stefano Pavani.
È il 32enne di Corchiano difeso dall’avvocato Luca Paoletti, in carcere da quasi tredici mesi per l’omicidio di Daniele Barchi, massacrato di botte nella sua abitazione adiacente a Corso Italia la notte tra il 20 e il 21 maggio 2018.
Sei psichiatri hanno studiato il caso. Oltre ai due consulenti nominati dal tribunale, i professori Giovanni Battista Traverso e Roberto Biagiotti, nominati dal gup Savina Poli, sono stati sentiti anche i periti nominati dai genitori della vittima e dalla difesa.
La famiglia di Daniele Barchi, assistita dall’avvocato Pasqualino Magliuzzi del foro di Latina e parte civile in caso di processo, ha nominato il professor Marco Zanasi dell’università di Tor Vergata.
Il difensore di Pavani, avvocato Luca Paoletti, ha invece dato incarico al professor Stefano Ferracuti, della Sapienza, oltre alla psicologa viterbese Miria Brinchi, che aveva già visitato l’imputato in carcere nei giorni immediatamente successivi all’arresto.
Per la procura, inoltre, come si ricorderà, il 32enne di Corchiano è stato già visitato dalla psichiatra Cristiana Morera, anche lei viterbese, nominata dal pm Stefano D’Arma, secondo la quale all’epoca dei fatti Stefano Pavani era “affetto da infermità di mente, con disturbo della personalità, in misura tale da far scemare grandemente la sua capacità di intendere e di volere”. Per la consulente, inoltre, Pavani sarebbe da ritenere soggetto socialmente pericoloso, avendo vissuto gran parte della propria esistenza nel totale ”impoverimento affettivo” e all’interno di una ”grave disgregazione socio-ambientale e familiare”.
Era la sera del 22 maggio 2018 quando, in seguito all’allarme lanciato dalla fidanzata dopo una lite col 32enne in un alloggio del Serpentone di Bagnaia, la polizia piombò nel monolocale al pianoterra del civico 16 di via Fontanella del Suffragio, uno dei vicoli adiacenti a corso Italia.
Drammatica la scena che si sono trovati di fronte gli investigatori, che all’interno dell’appartamento trovarono il cadavere martoriato di Daniele Barchi.
Nel fascicolo sono entrate la perizia psichiatrica sull’assassino e l’autopsia sul corpo della vittima, depositate lo scorso autunno e affidate dal pubblico ministero Stefano D’Arma al medico legale Maria Rosaria Aromatario e alla psichiatra Cristiana Morera.
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