L’ex sindaco Massimo Paolini
Montefiascone – (sil.co.) – Polizia municipale falisca, sono pronti a difendersi i dieci indagati per abuso d’ufficio in concorso tra cui tutti i componenti della ex giunta Paolini.
Anzi, a detta dei rispettivi legali, non vedono l’ora di poter chiarire la loro posizione davanti ai magistrati di via Falcone e Borsellino. Allo stato delle indagini, in piena fase preliminare, la vicenda d’altra parte potrebbe ancora chiudersi con una richiesta di archiviazione.
Il caso è esploso quando l’ex sindaco Massimo Paolini, il vicesindaco Orietta Celeste, gli assessori Massimo Ceccarelli, Paolo Domenico Manzi, Fabio Notazio e Rita Chiatti sono stati raggiunti dall’avviso di garanzia della procura, assieme all’ex comandante Luigi Salvatori (in pensione), all’attuale comandante della municipale di Montefiascone (e Tarquinia) Giulia Bassi e agli agenti Luciana Fronda e Giovanni Nunziati.
Indagati a vario titolo per il reato di abuso d’ufficio in concorso, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Franco Pacifici, saranno tutti interrogati in procura nelle prossime settimane, con l’assistenza di un difensore.
L’assessore Rita Chiatti
Alla luce del clamore suscitato dalla vicenda, che coinvolge sei pubblici amministratori e quattro dipendenti del comune, commissariato di recente, le difese promettono battaglia, anche alla luce della prossima campagna elettorale che stavolta a Montefiascone si preannuncia, per più di un motivo, ancora più incandescente del previsto.
“Fare delle informazioni di garanzia a tutta la giunta in questo momento – aveva dichiarato ieri l’avvocato Enrico Valentini, che difende gli ex assessori Ceccarelli e Manzi – prima delle elezioni, con il comune che sta rinnovandosi, non è il massimo. Ma siamo convinti di poter fare molto in fretta a chiudere questa vicenda, straconvinti dell’assoluta estraneità ai fatti. Vogliamo chiuderla il prima possibile, in modo da presentarci agli elettori in maniera pulita”.
“Occhio – ha fatto notare il legale – che tutto scaturisce da una lettera di un consigliere di opposizione, alla quale è stata data un’importanza che probabilmente non merita. Valuteremo tutto. Nel frattempo regna molta tranquillità nei miei assistiti e credo in tutti gli altri indagati”.
Presunzione di innocenzaPer indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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