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Montefiascone - Nel mirino della procura anche quattro dipendenti del comune - Al centro dell'inchiesta la nomina della comandante e il concorso per l'assunzione a tempo determinato e part-time

Polizia municipale, indagata per abuso d’ufficio l’ex giunta Paolini

di Silvana Cortignani
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Massimo Paolini

Massimo Paolini


Montefiascone – Bufera sul colle falisco, dove in dieci sono indagati a vario titolo per abuso d’ufficio in concorso. Sono stati raggiunti da avviso di garanzia emesso dalla procura della repubblica di Viterbo tutti gli esponenti della ex giunta Paolini, un funzionario comunale e tre appartenenti al corpo di polizia municipale.

Al centro dell’inchiesta del pubblico ministero Franco Pacifici, che partendo da una determina del 2017 arriva al 2019, sono finiti il conferimento dell’incarico di comandante a Giulia Bassi e il concorso per l’assunzione di agenti di polizia locale con contratto a tempo determinato e part-time. 


Massimo Ceccarelli

Massimo Ceccarelli


Sei degli indagati appartengono all’ultima amministrazione, quella caduta pochi mesi fa, quando il comune è stato commissariato, in attesa del ritorno alle urne degli elettori. Ci sono l’ex sindaco Massimo Paolini e il vicesindaco Orietta Celeste, quindi gli assessori Massimo Ceccarelli, Paolo Domenico Manzi, Fabio Notazio e Rita Chiatti. Saranno tutti interrogati in procura nelle prossime settimane, con l’assistenza di un difensore. Gli altri quattro indagati sono il funzionario direttivo responsabile del V Settore Luigi Salvatori, poi Giulia Bassi, Luciana Fronda e Giovanni Nunziati

I primi fatti finiti sotto la lente della procura, per cui sono indagati soltanto i sei ex pubblici amministratori, sono relativi a una delibera di giunta del 22 agosto 2017 che, secondo l’accusa, avrebbe violato oltre alla normativa, anche lo stesso regolamento per la disciplina dei concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato del comune di Montefiascone. “Nella delibera – si contesta – indicavano la riserva del posti soltanto a favore del personale interno al comune, omettendo le altre categorie previste per legge, quali appartenenti alle forze armate, disabili ed equiparati“. 

Paolini e gli altri, sono inoltre indagati con il funzionario Salvatori per una serie di atti compiuti tra il 31 luglio e il 17 settembre 2019, compreso l’avviso di selezione interna del 4 settembre 2019.


Fabio Notazio

Fabio Notazio


Al 31 luglio di due anni fa, per cominciare, risale la delibera con cui la giunta disponeva di “ricoprire il posto di funzionario direttivo-comandante della polizia locale utilizzando l’istituto della ‘mobilità interna’“, atto che sarebbe in contrasto anche con il regolamento del corpo di polizia municipale del comune di Montefiascone, che prevede che “in caso di vacanza del posto di comandante, questo viene coperto tramite concorso”, prevedendo espressamente che il comandante di polizia locale fosse un “laureato in giurisprudenza”, senza alcuna deroga al possesso di titoli di studio e professionali previsti. Il tutto avvenuto “senza indire un concorso pubblico per la ricerca di tale figura direttiva”.

E’ finita con la nomina a vincitrice di Giulia Bassi, la quale ne avrebbe ricavato  “un ingiusto vantaggio patrimoniale, costituito dal maggior compenso percepito per l’incarico di comandante quantificato, per il solo periodo dal 1 ottobre 2019 al 30 giugno 2020m in 9.966 euro”. 

Montefiascone - Rita Chiatti, Massimo Paolini e Paolo Domenico Manzi

Montefiascone – Rita Chiatti, Massimo Paolini e Paolo Domenico Manzi


Giulia Bassi, Luciana Fronda e Giovanni Nunziati, sono invece indagati in concorso tra loro per abuso d’ufficio, per fatti avvenuti tra il 17 settembre e il 1 ottobre 2019, in quanto componenti della commissione per il concorso per l’assunzione di agenti di polizia locale con contratto a tempo determinato e part-time indetto con avviso del 10 settembre 2019 e successiva nomina della commissione con determina del 17 settembre 2019. Giulia Bassi ne era presidente, Luciana Fronda e Giovanni Nunziati, invece, membri esperti.

Sono indagati perché avrebbero fatto apporre su tutti i tabulati a risposta multipla scritti dai concorrenti il proprio nome e cognome e la propria firma, “in contrasto con il principio dell’anonimato ribadito anche dal consiglio di stato al fine di garantire l’imparzialità della pubblica amministrazione nello svolgimento delle prove concorsuali”. 


Orietta Celeste

Orietta Celeste


“Tutte le deliberazioni sono state prese dopo dei pareri effettuati da legali oppure da associazioni di comuni,  come l’Anci – commenta l’avvocato Enrico Valentini, che assiste gli ex assessori Manzi e Ceccarelli – che hanno ritenuto la legittimità, compreso il segretario comunale che ha sempre preparato le delibere e ovviamente i concorsi “.

“Peraltro i presunti danni nei confronti del comune di Montefiascone – prosegue il legale – sono tutt’altro che danni, in realtà ci sono stati soltanto dei risparmi a favore del comune di Montefiascone e non sicuramente dei danni”.

“Fare delle informazioni di garanzia a tutta la giunta in questo momento – sottolinea Valentini – prima delle elezioni, con il comune che sta rinnovandosi, è ovvio che non è il massimo. Ma siamo convinti di poter fare molto in fretta a chiudere questa vicenda, straconvinti dell’assoluta estraneità ai fatti. Vogliamo chiuderla il prima possibile, in modo da presentarci agli elettori in maniera pulita”.

“Occhio a una cosa – conclude il legale – che tutto scaturisce da una lettera di un consigliere di opposizione, alla quale è stata data un’importanza che probabilmente non merita. Valuteremo tutto. Nel frattempo regna molta tranquillità nei miei assistiti e credo in tutti gli altri indagati”. 

Silvana Cortignani


Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


Articoli: Sandro Leonardi: “Selezione polizia locale, la prova è a tutti gli effetti regolare” – Cicoria, Cimarello, Moscetti e De Santis: “Concorso polizia locale, anche per l’Anac gli elaborati scritti dovevano essere anonimi” – Rosita Cicoria (M5s), Luciano Cimarelllo, Giulia Moscetti e Giulia De Santis:“Prova selettiva per quattro agenti di polizia locale, è tutto regolare?”


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28 gennaio, 2021

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