Roma – (sil.co.) – Discarica di Monte Carnevale, chiesta dalla pm Rosalia Affinito la revoca dei domiciliari per la sola accusa di concussione a Flaminia Tosini. Al giudice per le indagini preliminari l’ultima parola. L’ex dirigente della Regione Lazio è stata arrestata il 16 marzo assieme all’imprenditore Valter Lozza per concussione, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in concorso.
Flaminia Tosini
La revoca della misura di custodia cautelare dei domiciliari è stata chiesta dal pubblico ministero il 23 marzo, il giorno successivo all’interrogatorio di garanzia davanti al gip Annalisa Marzano, che non ha ancora preso una decisione.
L’ex funzionaria regionale agli arresti dal 16 marzo, che nel frattempo tramite il difensore Marco Valerio Mazzatosta ha chiesto di essere sentita in procura, è in attesa della fissazione dell’interrogatorio.
Nessun ricorso, invece, come preannunciato, al tribunale del riesame contro l’ordinanza del tribunale.
“La mia assistita ha risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari durante l’interrogatorio di garanzia, ma vuole fornire ulteriori chiarimenti, in maniera più esaustiva, in merito ai profili tecnici, che sono stati solo sfiorati davanti al gip”, ricorda l’avvocato Mazzatosta.
“Siamo assolutamente tranquilli – ribadisce il legale – Tosini è in grado di spiegare tutto e non vede l’ora di poterlo fare in maniera adeguata, entrando come è giusto nei particolari delle contestazioni sfociate nell’ordinanza cautelare, parlandone davanti a chi conosce le carte dell’inchiesta”.
Al centro la discarica di Monte Carnevale
Al centro della vicenda che ha condotto ai domiciliari Flaminia Tosini e l’imprenditore Valter Lozza il rilascio dell’autorizzazione in favore della società di Lozza per la realizzazione della nuova discarica di rifiuti solidi urbani di Roma, la cosiddetta Malagrotta bis, nell’ex cava in località Monte Carnevale. La discarica insiste sul medesimo sito in precedenza già autorizzato quale discarica per rifiuti inerti ed è stata scelto quale nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale.
I cittadini di Valle Galeria: “Archiviate il sito”
A distanza di un mese dall’arresto della funzionaria e dell’imprenditore e dalla sospensione della conferenza dei servizi, i cittadini, tramite il Comitato Valle Galeria Libera, scrivono a Regione Lazio e Comune – “archiviate la discarica di Monte Carnevale” – invocando il ritiro della delibera promesso da Raggi e la chiusura della conferenza dei servizi, sospesa in autotutela il 18 marzo in seguito agli arresti.
Piano rifiuti Lazio, nasce la cabina di monitoraggio
Intanto è stata istituita la cabina di monitoraggio del piano dei rifiuti del Lazio che dovrà controllare e verificare l’attuazione delle misure previste all’interno dello strumento di pianificazione 2019-2025. Ne faranno parte il presidente della Regione Lazio e l’assessore al ciclo dei rifiuti, i responsabili delle direzioni regionali ciclo dei rifiuti e capitale naturale, parchi e aree protette, insieme al sindaco della Città Metropolitana di Roma e ai presidenti delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.
Il piano dei rifiuti del Lazio è stato approvato nell’agosto del 2020 ed è quello che ha imposto a Roma l’autosufficienza, ossia l’obbligo di trattare e smaltire i rifiuti prodotti sul proprio territorio attraverso impianti adeguati e soprattutto una discarica. Il Campidoglio ha indicato per l’appunto il sito di Monte Carnevale, nella Valle Galeria.
Marco Valerio Mazzatosta
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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