Vetralla – Revocati i domiciliari a Flaminia Tosini: “Processo ancora lungo, ma sono serena”.
Dopo quattro mesi esatti dall’arresto (avvenuto il 16 marzo scorso) l’ex dirigente della regione Lazio dal 16 luglio non è più costretta a rimanere a casa. La misura cautelare, infatti, è stata alleggerita nell’obbligo di dimora, quindi Tosini può uscire e frequentare chi vuole a patto che non si allontani da Vetralla.
Flaminia Tosini
La vicenda giudiziaria, nella quale è coinvolta insieme all’imprenditore Valter Lozza, l’aveva vista in un primo momento accusata di falso, concussione, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in concorso, ma poi il pm a cui è stato affidato il fascicolo ha deciso di procedere soltanto per corruzione e turbativa, escludendo così il capo più pesante di tutti e quattro ovvero la concussione.
“Sono molto tranquilla – spiega Tosini – e, seppure sono ben consapevole che il processo sarà lungo, so anche che avrò modo di spiegare tutti i perché di questa vicenda fino a chiarire ogni singola ombra sul mio operato. Il ruolo che ricoprivo (quello di dirigente regionale del settore rifiuti ndr) è delicatissimo e porta con sé questo genere di cose. Ognuno fa il suo lavoro, quindi non ho né rabbia né rancore verso nessuno perché sono serena e sicura di me”.
Al centro della vicenda che ha portato all’arresto di Flaminia Tosini e di Valter Lozza c’è il rilascio dell’autorizzazione a favore della società di quest’ultimo per la realizzazione della nuova discarica di rifiuti solidi urbani di Roma, la cosiddetta Malagrotta bis, nell’ex cava in località Monte Carnevale.
Tutti i passaggi tecnici di quelle autorizzazioni saranno approfonditi nel processo che prenderà il via il prossimo 20 ottobre, con rito immediato.
Intanto Tosini non dimentica il suo altro ruolo “pubblico”, ovvero quello di amministratrice. La ex dirigente della regione ricopriva infatti anche la carica di vicesindaco del suo paese: Vetralla.
Ora, dopo l’uscita dai domiciliari, è pure tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
“Capisco che un arresto di questo tipo è qualcosa che sconvolge anche chi ti è più vicino e ti conosce bene – commenta -, però non posso non notare che ci sono state persone che in un batter d’occhio hanno voluto quasi cancellare tutto quello che avevo fatto fino a quel momento, come se non esistesse più. E questo non è giusto”.
Una delusione sì, ma che non toglie a Tosini la voglia di rimettersi in gioco in futuro.
“Fare politica sembra qualcosa di astratto – conclude – e forse lo è a livelli più alti. Ma quando si tratta di amministrare un paese, meglio se un piccolo paese che si conosce a fondo perché lo si vive da sempre, la storia è ben altra. Per questo non escludo che se potrò di nuovo mettermi a disposizione per lavorare per la crescita di Vetralla, lo farò ancora con piacere ed entusiasmo”.
Francesca Buzzi
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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