Nicola Burratti alias Banana Tattoo
Viterbo -“E’ più sicuro un tattoo studio che un autobus o qualsiasi altro luogo affollato”. A dirlo subito dopo il primo lockdown, all’inizio della cosiddetta “Fase 2”, 4 maggio 2020, quando i tatuatori rimasero chiusi per decreto, il viterbese Nicola Burratti, alias Banana Tattoo.
Adesso il nuovo spettro, per il settore, sono i tatuaggi in bianco e nero dopo l’annunciato stop ai colori. Ma le cose non stanno esattamente così, come spiega Nicola Burratti, annunciando anche una petizione online “salvacolori”.
“Guanti, mascherine, calzari, ingressi contingentati e ambienti sterili, chi entra in uno studio professionale sa bene che siamo formati per combattere ogni tipo di contagio e siamo attrezzati per fronteggiare perfino le più pericolose forme di contaminazione, eppure niente ripartenza. Questo non solo danneggia un settore che in Italia dà lavoro a 20mila famiglie ma mette anche a rischio la salute degli irriducibili del tattoo, che si rivolgono agli abusivi”, dicevano Nicola Burratti e i colleghi tatuatori alla vigilia del 4 maggio “non per tutti” del 2020, lanciando l’allarme a livello nazionale. La categoria in Italia conta oltre cinquemila professionisti.
Nicola Burratti alias Banana Tattoo
Da allora è passato un altro anno e mezzo. Come è andata per il settore la sospirata ripartenza, considerato che siamo sempre in emergenza Covid?
“E’andata bene per fortuna, solitamente nei periodi di transizione ed incertezza le persone hanno anche l’esigenza di tatuarsi, magari per esorcizzare la situazione che stanno vivendo”.
Guardiamo al futuro. Covid a parte, è vero che dal 4 gennaio 2022, in base a una normativa europea, i tatuaggi a colori saranno vietati?
“No, non è assolutamente vero che dal 4 gennaio gli inchiostri saranno vietati. Affatto. Dal 4 gennaio, secondo una normativa europea, sarà vietato l’uso dell’ isopropanolo, sostanza presente anche in alcuni inchiostri per tatuaggi, fortunatamente le aziende produttrici ne erano già al corrente ed alcune hanno già preparato i nuovi inchiostri a norma. Le aziende non sono riuscite per ora a trovare una nuova formulazione a norma per i colori verdi e blu, per i quali c’è una proroga fino al 2023”.
Ma gli inchiostri possono essere davvero pericolosi?
“La cosa triste, se posso permettermi, è che il mondo del tatuaggio in media ogni due, tre anni viene demonizzato dai media, con articoli sensazionalistici e terroristici fatti da incompetenti. Sembra che questi tatuaggi debbono essere tossici a tutti i costi. Considerate, invece, che le sostanze incriminate sono presenti all’interno degli inchiostri in percentuali vicini allo O, allo zero, e che per fare un tatuaggio veramente grande bastano 10, 20 ml di inchiostro, e che la maggior parte di esso non entra sottopelle, ma viene eliminato nel processo di pulitura”.
Nicola Burratti alias Banana Tattoo
Esiste una petizione “salvacolori”…
“Ci tengo a precisare che nel resto del mondo i colori rimarranno con le composizioni originali, quindi, a quanto pare, sembra sarebbero potenzialmente ‘pericolosi’ solo in Europa. Se volete potete firmare una petizione online, si chiama ‘savethepigments'”.
Un consiglio a chi vorrebbe regalare o regalarsi un tatuaggio?
“Consiglio a chi vuole tatuarsi di andare solo da professionisti seri, con studi veri e materiale certificato, e contemporaneamente di vedere anche i lavori del tatuatore in questione, se stilisticamente e artisticamente parlando è al livello delle vostre aspettative, un professionista che ha questi requisiti potrà consigliarvi al meglio”.
Silvana Cortignani
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