La Regione Lazio – Nel riquadro Flaminia Tosini
Vetralla – (sil.co.) – Rifiuti e gioielli. Una borsa di Prada a metà febbraio 2020 e un bracciale di Cartier del valore di 3150 euro. Quest’ultimo comprato dall’imprenditore Valter Lozza il 13 luglio 2020 in via Condotti e regalato alla funzionaria regionale Flaminia Tosini il giorno stesso.
A raccontare i presunti intrecci amorosi dietro l’inchiesta per corruzione, concussione e turbata libertà procedimento scelta contraente è la stessa procura di Roma, la cui richiesta di misura cautelare agli arresti domiciliari per la vicesindaca di Vetralla e il presunto amante è scattata martedì 16 marzo assieme alle perquisizioni, sia nella sua abitazione di Villa San Giovanni in Tuscia, sia presso gli uffici della Regione Lazio dove la 53enne era il direttore alle politiche ambientali e gestione dei rifiuti.
Al di là della trama e dei particolari da romanzo d’appendice, che di per sé non costituirebbero un reato semmai una questione di “opportunità”, restano le accuse legate al suo ruolo pubblico, quelle sì pesanti, contenute in 200 pagine fitte di ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta dei pm Paolo Aiello e Nunzia D’Elia dalla gip Annalisa Marzano, che ha fissato per dopo il weekend l’interrogatori di garanzia dei due indagati in concorso.
Lunedì 22 marzo Flaminia Tosini potrà decidere se difendersi, rispondendo alle domande del giudice per le indagini preliminari di Roma che ha disposto la misura, davanti alla quale comparirà assieme al difensore Marco Valerio Mazzatosta.
Il legale, del foro di Viterbo, ha parlato a caldo di “fulmine a ciel sereno” per descrivere lo stupore dell’evento del quale non ci sarebbe stato alcun sentore. La funzionaria potrà anche avvalersi della facoltà di non rispondere o limitarsi a rilasciare spontanee dichiarazioni.
Assolta un anno e mezzo fa da peculato, falso e truffa
Accusata di peculato, falso e truffa, per il presunto uso personale dell’auto di servizio ai tempi in cui era funzionaria della provincia, Flaminia Tosini è stata assolta con formula piena dal collegio presieduto dal giudice Gaetano Mautone del tribunale di Viterbo meno di un anno e mezzo fa, il 16 ottobre 2019, quando il pm Massimiliano Siddi ha chiesto una condanna a un anno e quattro mesi.
Secondo la procura della repubblica del capoluogo della Tuscia, la mattina del 17 luglio 2014 la Tosini, all’epoca funzionaria di Palazzo Gentili, si sarebbe recata a Orte per un appuntamento privato con una delle vetture del parco macchine della Provincia, trattenendosi un paio d’ore in un agriturismo e facendo annotare sul libro di viaggio di essere stata a Tarquinia e a Montalto di Castro.
“Ero a Orte per lavoro, forse avrò preso un caffè con un conoscente”, si è difesa in aula la Tosini, finita nei guai in seguito a delle intercettazioni nell’ambito di un’altra inchiesta che ha fatto epoca.
Articoli: Arresti Tosini-Lozza, bloccato iter discarica Monte Carnevale – Virginia Raggi: “Ho chiesto a Zingaretti di ritirare il piano rifiuti, intervenga la bicamerale sulle Ecomafie”– Ciucci: “Il sindaco riassegni le deleghe di Tosini” – “Tosini aveva una relazione extraconiugale con Lozza, con il quale condivideva anche gli affari” – Fare Verde: “Passare al setaccio tutte le autorizzazioni rilasciate da Tosini” – Il difensore Marco Valerio Mazzatosta: “L’arresto di Flaminia Tosini? Un fulmine a ciel sereno…” – Tosini in una intercettazione: “Con Lozza email anonime, non c’è traccia che siamo io e lui, poi ogni tanto cancello tutto…” – Il comune di Vetralla: “Rinnoviamo a Tosini la nostra massima fiducia e stima” – Pd: “Vicenda Tosini, speriamo si faccia presto chiarezza sulla vicenda” – M5s: “Nuove inchieste su rifiuti, se confermato serve cambio di passo” – Regione Lazio: “Flaminia Tosini sospesa dal suo incarico” – Nuova discarica rifiuti a Roma, dirigente regionale e vicesindaca di Vetralla Flaminia Tosini ai domiciliari – Rifiuti, Flaminia Tosini agli arresti domiciliari
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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