Viterbo – “Iscritte 400 nuove imprese e crescita dell’export al 15%”. Il presidente della Camera di commercio Viterbo-Rieti, Domenico Merlani, commenta l’andamento dell’anno che si chiude. Un 2020 segnato dalla conclusione del processo di accorpamento dei due enti.
Il presidente della camera di commercio Viterbo-Rieti Domenico Merlani
“L’anno trascorso – dice Merlani – è stato incentrato su fattori importanti: il primo è quello dell’onda lunga del Covid che ci ha portato a rivedere la programmazione, visto che tutti pensavamo che fosse una situazione più breve. Non è stato così e anche le attività si sono dovute adeguare per l’emergenza sanitaria che si sta prolungando.
L’altro riguarda l’elezione del presidente e la composizione della nuova camera accorpata. Sono i due aspetti su cui si si sono concentrati i lavori dell’anno che è appena finito. Siamo riusciti a gestire tutto al meglio e proprio alla luce dell’onda lunga del Covid, ci siamo soffermati principalmente nel migliorare i servizi che riguardano l’ente camerale, ma soprattutto il potenziamento della parte telematica e l’accesso alla struttura per dare una risposta alle imprese. Abbiamo dunque portato i servizi a una forma più telematizzata possibile, aumentando la digitalizzazione”.
Dicevamo appunto che è nata la nuova camera di commercio Viterbo-Rieti…
“E’ complessa, composta da circa 133 comuni e quindi parliamo di un’area molto vasta che parte dal Tirreno e arriva fino agli Appennini con una grande varietà di strutture e comuni. Siamo riusciti a partire col piede giusto, anche perché dalla parte politica c’è stata un’ampia condivisione del progetto e tutte e 17 le associazioni di categoria che hanno partecipato all’elezione si sono dimostrate molto responsabili e abbiamo iniziato con un consiglio molto forte e una giunta sostenuta da tutti, entrando nell’immediato nella parte operativa della camera”.
Ci sono state difficoltà?
“Quella dell’Alto Lazio è un’area molto complessa su cui c’è molto da fare. Le imprese a cui ci rivolgiamo sono per lo più piccole e in un periodo come questo ci sono grossi problemi per generare occupazione e sviluppo. Dobbiamo lavorare molto per capillarità e per andare a raggiungere anche le imprese più lontane. Nonostante ciò, nei primi tre trimestri di questo anno, abbiamo registrato dei dati positivi con un incremento dell’1,1% degli iscritti e questo ci fa ben sperare anche perché, in un periodo come questo, poteva essere benissimo negativo”.
Questo trend col segno più da cosa è dipeso?
“Molto dal settore delle costruzioni che sta trainando la ripresa. Abbiamo circa 400 nuove imprese, tra le due province, nei primi tre trimestri che si sono registrate e, rispetto all’anno precedente, non sono poche.
Anche sul fronte dell’export, abbiamo dei dati molto buoni e, sempre nei primi tre trimestri del 2021, abbiamo una crescita del 15% su tutto l’Alto Lazio. Ovviamente, in valore assoluto per noi non è tanto, perché non abbiamo un territorio che è tutto vocato all’export, però è sempre un dato positivo che ci fa ben sperare per il futuro. Un altro dato importante è il valore aggiunto prodotto dalle province, che, rispetto al 2020 sono quelle che hanno perso di meno, con Viterbo al -1,7% e Rieti al -4% con una media nazionale che si attesta intorno al -7,1%. Anche qui, nonostante l’anno di crisi e il Covid, Viterbo è la provincia che ha tenuto meglio di tutti”.
A cosa sarà rivolto lo sguardo per i prossimi mesi?
“Tutta la programmazione che abbiamo messo in piedi e l’incentivazione di una serie di attività che, per noi, sono molto importanti come la risoluzione delle controversie, accelerando tutte le pratiche che riguardano la cosiddetta giustizia alternativa per dare delle risposte alle imprese. Abbiamo implementato gli uffici per il supporto e assistenza per tutelare la proprietà industriale, efficientato la gestione del registro imprese, creando dei canali informativi dedicati innovativi e stiamo provvedendo al supporto alla digitalizzazione. Altra cosa importante su cui ci stiamo muovendo sono gli investimenti sul fronte del turismo, della cultura e dell’agroalimentare. Tematiche interconnesse su cui puntiamo molto per incentivare certe attività. Altro settore importante è quello dell’internazionalizzazione con dei bandi che faremo uscire l’anno prossimo con contributi per le imprese.
Fondamentale è anche tutto quello che riguarda il supporto e l’assistenza a imprese femminili, giovanili e start-up. Tutto questo non lo facciamo da soli, perché altrimenti non riusciremo a fare molto”.
Avete dunque avviato collaborazioni?
“Ci stiamo muovendo con partnership importanti con l’Unione regionale delle camere di commercio, che ci sta dando una forte mano anche dal punto di vista economico. R poi con la Regione, con cui il prossimo anno partiremo con una serie di bandi importanti insieme all’assessorato allo Sviluppo economico, e alcune cose le stiamo mettendo in piedi con il Ministero delle Politiche agricole. Ci stiamo muovendo per potenziare servizi, contributi e attività rivolti al mondo delle imprese”.
L’accorpamento si è quindi rivelato una carta vincente…
“Al di là delle presunte criticità che poteva avere, alla fine, si è dimostrato uno strumento interessante per migliorare. Penso ad esempio al periodo natalizio in cui abbiamo fatto delle attività in piazza del Teatro, ma una cosa interessante che abbiamo mutuato da Rieti sono i ‘temporary shop’, attività che abbiamo aperto in centro in spazi dove c’erano negozi chiusi che, adesso, sono davvero brutti da vedere. Questi, a Rieti, erano già funzionanti da anni, noi li abbiamo portati anche qui e, ora, più di 25 imprese hanno usato questi locali, messi a disposizione con la Camera di commercio. Sinergie tra Viterbo e Rieti che sono molto interessanti e che ci fanno piacere. Al di là del fatto che si presumeva che questo accorpamento imposto dalla norma potesse creare qualche problema – conclude Merlani – abbiamo invece constatato che sta dando degli ottimi risultati”.
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