Sulla loggia della basilica di san Pietro, mercoledì 13 marzo, all’ora di cena, il poeta avrebbe notato “qualcosa di nuovo, anzi d’antico”. Renzo Trappolini ripercorre gli attimi dell'elezione di papa Francesco e ne traccia un profilo.
Articoli: Un papa senza fronzoli… di don Emanuele Germani- E’ Bergoglio il nuovo papa: “Iniziamo un cammino insieme: vescovo e popolo” – Marini: Un papa nel segno della semplicità – Fusco: Una immensa gioia del cuore
Anche la chiesa viterbese è stata attraversata da una forte emozione per l'elezione di papa Francesco. “Contentissimo della scelta dei cardinali, un papa che serve alla Chiesa” è stato il commento a caldo del vescovo Lino Fumagalli (video: Papa Francesco: “Fratelli e sorelle buonasera” - La fumata bianca).
- E’ Bergoglio il nuovo papa: “Iniziamo un cammino insieme: vescovo e popolo” - Marini: Un papa nel segno della semplicità – Fusco: Una immensa gioia del cuore
Le prossime elezioni comunali di Viterbo avevano già generato un notevole fermento nel circuito politico/mediatico locale, poi accresciutosi dopo le elezioni nazionali.
Conclavi. Si potrebbe partire dal 1270, ma è meglio affidarsi ai ricordi, alle immagini e agli uomini visti. Ne è convinto Renzo Trappolini che fa un tuffo nel passato per guardare al futuro.
Questi mica hanno capito? Incredibile. Bersani, il Pd, la direzione del Pd fanno intendere che... questi non hanno capito.
Video: Grillo: Ecco come finanziamo i giornali - I magici otto punti di Bersani - Violante in parlamento spiega quale sia stato l'accordo fatto con Berlusconi
Intervista a Mimmo Lafiandra, professore ordinario di genetica agraria nel dipartimento di scienze e tecnologie per l’agricoltura, le foreste, la natura e l’energia di Viterbo, studia da sempre cereali e frumento per migliorarne la qualità.
La proposta di Filippo Rossi di creare un museo di conclavi per essere al centro del mondo è apprezzata da Renzo Trappolini che specifica però che l'idea era già stata suggerita da tempo. Il punto resta come realizzarla.
Articoli: Fraticelli: “Il nostro futuro nella storia dei conclavi”- Filippo Rossi: Un museo dei conclavi per essere al centro del mondo - Don Emanuele Germani: Il filo rosso che lega Viterbo ai papi
Francesco Mattioli analizza il voto e l'incredibile risultato del Movimento 5 stelle. Poi pensando alle comunali: "Sarebbe opportuno - dice - che i candidati sindaci fin da ora squadernassero il loro programma, dicendo cosa vogliono fare dei soldi dei cittadini, soprattutto quali sono le loro priorità".
All'indomani del voto Renzo Trappolini sostiene di guardare avanti con Bersani che ha la possibilità di accordarsi con un Renzi vero, che si chiama Grillo e che ha più di cento deputati.
E’ stato davvero uno tsunami quest’onda elettorale che ha seppellito la seconda repubblica.
Gli italiani hanno fatto quel che dovevano fare. Con un voto di pancia, irrazionale, irruento, gli italiani hanno spiegato alla classe politica che non era più possibile andare avanti in quel modo.
Oggi inizia una nuova rubrica di Tusciaweb, Il Vangelo in piazza, grazie alla collaborazione di don Emanuele Germani, direttore ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Viterbo. Don Emanuele Germani oggi ripercorre, in vista dell'elezione del nuovo pontefice, la storia del legame tra la Tuscia e i papi.
Svelando i retroscena della preparazione di uno spettacolo teatrale, il cantante lirico Alfonso Antoniozzi vuole dimostrare che il mestiere del teatrante non è da meno di quello di un operaio della Fiat. Entrambi muovono l'economia.
Riprendendo un intervento di Filippo Rossi sulle sorti della città, Renzo Trappolini sostiene la tesi che Viterbo meriti davvero di più.
Altro che fregarsi le mani perché l'aeroporto di Viterbo non si farà più. In questo modo la Tuscia ha perso una grande occasione di sviluppo occupazionale e territoriale.
Mancano i laureati o manca il lavoro? Il direttore del dipartimento di Economia e impresa dell'Università della Tuscia riflette sulle dinamiche dell'occupazione giovanile in Italia.
Monti, D'Alema, Fini, Grillo... Viterbo è ora la meta di molto politici nazionali. Ma dopo le elezioni la situazione per Alfonso Antoniozzi potrebbe cambiare e la città dei papi tornerà a essere una provincia della provincia dell'Impero.
Anni di deroghe e nessuna soluzione. I livelli di arsenico nell'acqua l'hanno resa non potabile, imbevibile e inutilizzabile anche per una doccia. Alfonso Antoniozzi propone di no pagare un servizio che rende solo in parte.
"E' davvero impolitico sognare in campagna elettorale?" No, per Renzo Trappolini, se lo si fa per cambiare, dimostrando con la propria storia, con le proposte e anche i numeri, che si è capaci di essere uomini concretamente normali, a destra, sinistra e al centro.
Articoli: Meroi e Fraticelli: "Rossi e Antoniozzi? Troppa superficialità e superbia intellettuale" - Rossi: “Superbi? Forse solo normali” - Rossi e Antoniozzi: Faremo sognare Viterbo… – Antoniozzi assessore alla Cultura della “giunta Filippo Rossi”
L’università degli Studi della Tuscia coordina un progetto nazionale per lo studio e la valorizzazione dell’olivicoltura. Rosario Muleo, professore associato di Colture arboree al dipartimento Dafne dell’università della Tuscia, illustra il progetto Olea (Genomica e miglioramento genetico dell’olivo), di cui è responsabile.
Cessano le deroghe ai valori di arsenico tollerabili nell’acqua; il ministro Clini intende portare i rifiuti di Roma anche a Viterbo; l’aeroporto non si farà. Ecco cosa ci lascia in eredità l’anno trascorso.
Il teatro tenda è brutto, ma sono felice che ci sia. "Il teatro tenda - scrive Alfonso Antoniozzi - assolve a una carenza sostanziale della nostra città: quella di spazi dove far spettacolo".
La politica dell'anno appena trascorso e quella dell'anno che verrà tra aeroporto, assetto amministrativo provinciale, arsenico, elezioni.
Un'amministrazione civica ha il dovere non solo di offrire ai cittadini il benessere materiale ma anche di assicurare loro la dignità di esseri umani.
Le grandi piogge e le alluvioni recenti hanno causato gravi danni anche nella Tuscia e hanno riproposto con forza il problema del dissesto idrogeologico e della fragilità del nostro paese. Ne parla Antonio Leone, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica all’università della Tuscia (Dafne).
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