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Tribunale - L'azienda si è costituita parte civile contro il funzionario infedele - Inflitti da un minimo di 4 anni a un massimo di 5 anni e 8 mesi

Rapina alle poste, direttore e complici condannati a oltre 30 anni complessivi e una provvisionale di 40mila euro

di Silvana Cortignani
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Massimiliano Ciocia

Massimiliano Ciocia


Canino – Condanne complessive per oltre 30 anni di carcere a cinque dei sei compici e al direttore dell’ufficio postale di Canino, promotore della rapina messa a segno negli uffici di viale Garibaldi all’ora di pranzo del 28 novembre 2020.

A Poste Italiane, che si è costituita parte civile, è stata invece riconosciuta una provvisionale di 40mila euro, come l’ammontare del bottino secondo gli esecutori materiali, a differenza dei 200mila euro di refurtiva denunciati nell’immediatezza del colpo dal direttore.

Il direttore-talpa Massimiliano Ciocia è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, Daniele Casertano a 5 anni e 8 mesi, Domenico Palermo a 5 anni e 8 mesi, Christian Lanari a 5 anni, Riccardo Carloni Modesti a 5 anni e Roberto Gallo a 4 anni.

La condanna è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, dopo un’udienza fiume durata ben sei ore del processo col rito abbreviato scelto da tutti i componenti della “banda”, tranne uno dei due, Bruno Laezza, che ha scelto di essere giudicato col rito ordinario davanti al collegio. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Enrico Zibellini (Laezza), Giovanni Labate (Gallo), Luigi Mancini (Carloni Modesti), Samuele De Santis e Graziana Papa (Lanari), Orefice(Casertano e Palermo) e Gianni Ceccarelli (Ciocia).

Il pubblico ministero Franco Pacifici aveva chiesto, con lo sconto di un terzo della pena del rito, 6 anni di reclusione per Ciocia e Gallo e 8 anni ciascuno per Carloni Modesti, Casertano, Palermo e Lanari.


Christian Lanari

Christian Lanari


Fece scalpore tra i tifosi gialloblù l’arresto tra gli altri di Lanari, finito in manette l’8 dicembre 2020, personaggio assai noto e popolare  in città nelle sue vesti di presidente del club Us Viterbese 1908. 

Pensano all’appello, come anche altri legali, i difensori De Santis e Papa. “E’ stato rivalutato e giustamente considerato il ruolo del Ciocia nella condotta della rapina. Ciononostante le pene ci sembrano non proporzionate, per cui aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza del dottor Autizi per decidere sul ricorso”, il commento a caldo di De Santis, subito dopo la lettura del dispositivo della sentenza”.

“Va fatta una valutazione – sottolinea il legale – e cioè che Lanari, Casertano e Palermo erano gli unici che avevano due capi di imputazione, rapina e tentata estorsione, per cui, considerato lo sconto di un terzo per il rito, 5 anni sono il minimo della pena. Il che mi fa dire che possiamo dirci soddisfatti. Ma c’è da capire perché non siano state concesse al mio assistito le attenuanti generiche”.


Samuele De Santis

L’avvocato Samuele De Santis


Casertano, Palermo e Lanari sono stati condannati sia per la rapina che per la tentata estorsione al direttore Ciocia quando, scoprendo che aveva denunciato una rapina da 200mila euro ma avendone “incassati” solo 45mila, sono andati a chiedergli che fine avesse fatto il resto, finendo col minacciarlo di morte se non avesse condiviso.

Come è noto, altri 30mila euro dei 200mila denunciati come rubati sono stati trovati dai carabinieri nella macchina del direttore, che dopo il colpo cercava di portarseli via dall’ufficio pensando di passare inosservato. Colto col “sorcio in bocca”, Ciocia è stato il primo a confessare.

Del bottino effettivo di 45mila euro non è invece stata mai trovata traccia, a parte i poco più di mille euro di “mancetta” trovati a bordo della Ypsilon rossa usata per la fuga dai due pali (Gallo e Laezza) e dal rapinatore solitario (Carloni Modesti) che ha fatto irruzione nell’ufficio postale travestito da corriere, armato di una scacciacani comprata per 60 euro su Internet. 

A conti fatti, 30mila euro sulla macchina di Ciocia più 45mila “rapinati” dai complici, mancano all’appello circa 130mila euro, volatilizzati non si sa come e dove. 

Silvana Cortignani


Gli arrestati a dicembre: Daniele Casertano, Domenico Palermo, Christian Lanari e Massimiliano Ciocia

I pianificatori del colpo: Daniele Casertano, Domenico Palermo, Christian Lanari e Massimiliano Ciocia


 – Rapina alle poste di Canino, condannato a 4 anni e 8 mesi il direttore Ciocia


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6 novembre, 2021

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